Troppa cultura sotto questo cielo

 

Continuano a crescere le manifestazioni di coscienza culturale sotto questo cielo, il cielo di tutti, come dicevano gli antichi: "Sta cuppulazza 'i cielu", intendendo la calotta celeste.
Troppa cultura, amici miei, troppi soggetti che ne vanno in giro a blaterare cose che non conoscono e fanno come certi insegnanti di una volta: la sera studiano la lezione e l'indomani la ripetono in classe. Poi, però, quando vai ad approfondire, con semplicissime domane su semplicissime questioni, ti accorgi che tanti cultori di cultura non sanno un bel nulla e sono soltanto venditori di fumo.
Troppi imbecilli posti nei posti sbagliati dall'interesse politico e mangereccio, che garantisce ai gestori della liquidità, da elemosina, di poter prevalere e farsi la bella faccia ogni qualvolta le finte manifestazioni di cultura, gestite da finti intellettuali, trovano la loro esecuzione, anzi dire, materializzazione, perchè di questo si tratta, visto che dietro ci sono povere e piccole idee.
Un ruolo molto importante ricoprono in social in tutto questo, visto che bastano quattro minchiate e un click, ma per fortuna la gente vera va sui social solo per passare un po' di tempo e pi farisi passari 'a lissa, non attribuendo ad essi il ruolo di distributori della verità.
Vedo fotografie di gente che sembrerebbe stessero scalando la vetta del Kilimangiaro, ma li mangiaro a posto loro i furbi i soldini che fanno venire fuori col loro lavoro.
Purtroppo quando è stata inventata la sovvenzione pubblica per la cultura avrebbe dovuto aiutare e sostenere gli sforzi della gente di buona volontà, invece è diventata una stampella per politici di malarazza e cultori di scarsa capacità, che, vendendosi il culo e tutto ciò che c'è da penetrare, riescono ad imporsi nello squallido panorama, soprattutto della bassa provincia, già provincia di una provincia babba, come può essere Messina.
Allora nascono come funghi attori, registi, cantanti e cantautori, musicisti, poeti, scrittori, saggisti e narratori, giornalisti, anchorman, presentatori, sceneggiatori, cineasti... Insomma, nascono a frotte imbroglioni culturali, che senza i social e la politica se ne starebbero a casa a fare la calza, mentre la gente seria. quella che ci crede davvero, deve lottare e combattere quotidianamente.
Dio ci aiuti dal falso che viene mostrato vero!
Spero che riusciamo a stringerci tutti insieme quelli che vogliamo combattere per la verità della cultura, cercando di contrastare la bugia e la mistificazione, che prima o poi vengono fuori, ma sono talmente tante e si riproducono così velocemente, che da sempre ci dobbiamo scontrare con loro.