Carlo Barbera vince il Premio Valle d'Agrò per la narrativa

01.07.2016 23:04

Quando si dice il caso! Tutto nasce così, quando viene presentato presso l'Unitre di Santa Teresa di Riva il libro "Il migliore dei padri", che Carlo Barbera viene invitato a partecipare al concorso di narrativa per un racconto sul tema dell'ecologia. Un testo c'era, dal titolo Lupo di mare, nato per il teatro. Così Carlo ha ben pensato di farne una riduzione in forma di racconto e lo ha spedito per il concorso Valle d'Agrò. Poi stasera ha partecipato alla serata di premiazione senza sapere di essere stato premiato, soprattutto col primo premio.
E' stata ovviamente una bella soddisfazione, che si spera continui con la messiscena dello spettacolo omonimo, che dovrebbe avvenire in primavera.
Lupo di mare è una racconto della società nostra, marinara ma anche contadina; un racconto fatto di cose passate, cose che sono state messe i crisi dalla speculazione e da una globalizzazione selvaggia, che sta cercando di cancellare le identità culturali.
Così un mondo intero si racconta attraverso le parole dell'autore Barbera, che sembra non seguire criteri logici, ma che invece mette dentro una cronologia e una perfetta rappresentazione di realtà sempre più attuali.
Dunque una denuncia per lottare contro quelli che lui chiama a volte i cervelloni della politica e dell'architettura; altre volte, come ha fatto il 21 giugno presso la Chiesa dei Santi Pietro e Paolo d'Agrò, i delinquenti, che cementificano i letti dei fiumi, dimenticando che "chiddu ch'è du ciumi è du ciumi e chiddu ch'è du mai è du mari".